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I diversi tipi di mascherine: Immagine

I diversi tipi di mascherine

07/5/2020

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07/05/2020

I diversi tipi di mascherine

A due mesi dall’inizio della pandemia dovuta al covid-19 che ha investito tutto il mondo, le mascherine sono diventate l’oggetto simbolo...

Indicazioni generali e caratteristiche delle mascherine, Capararo

 

A due mesi dall’inizio della pandemia dovuta al covid-19 che ha investito tutto il mondo, le mascherine sono diventate l’oggetto simbolo di questo periodo. Per quanto ognuno di noi non veda l’ora di lasciarsi questo brutto periodo alle spalle, è doveroso essere informati per prepararsi al meglio a questa seconda fase che ci aspetta. 

Con questo articolo vogliamo darvi una visione generale sui diversi tipi di mascherine, analizzando in poche parole comprensibili mascherine chirurgiche, stoffa, FFP1, FFP2, FFP3. 

 

I diversi tipi di mascherine: Immagine 1

 

Mascherina chirurgica:

E’ una mascherina monouso costruita con materiale tnt, la capacità di filtraggio verso l’esterno è altissima, la protezione invece da agenti esterni è bassa (“Protegge gli altri da te ma poco te dagli altri”. Definite informalmente “mascherine altruistiche”). E’ fortemente consigliato di non riutilizzare questa mascherina in quanto dopo la sanificazione il tessuto perde la capacità di filtraggio.

 

 

 

 

Mascherina in tessuto lavabile:

Le mascherine in cotone lavabile non sono un dispositivo di protezione individuale (DPI). Le capacità di filtraggio e, nei modelli migliori, il tessuto antigoccia garantiscono un buon compromesso tra protezione e costo, in quanto possono essere lavate e riutilizzate più volte a seconda del tipo di tessuto. Il livello di protezione fornito è ad oggi tema di discussione nella comunità scientifica. Quello su cui tutti sono d’accordo, oltre ad avere un ottimo rapporto qualità/prezzo, è il fatto che sono la risposta migliore al “meglio che niente”.

 

 

 

FFP1 senza valvola: 

Secondo gli esperti sono un’ottima alternativa alla mascherina chirurgica, una minore capacità di filtraggio in entrata viene compensata da una buona capacità di filtraggio in uscita, quasi 3 volte superiore alle sopracitate. 

 

FFP2 senza valvola:

La capacità filtrante oltre il 90% sia in entrata che in uscita le rende un ottimo strumento di protezione sia verso noi stessi che verso gli altri. Per un uso quotidiano gli esperti dicono che, se sanificate in modo corretto, si possono riutilizzare seppure in maniera moderata e tenendo conto del livello di rischio a cui si viene esposti.

 

FFP3 senza valvola:

Sono sicuramente le mascherine con il potere filtrante più alto di tutti, la versione senza valvola, se utilizzata in modo esemplare, è praticamente impenetrabile. Il rovescio della medaglia secondo i medici è che non facilitano la respirazione, l’umidità che si crea al suo interno può andare ad intaccare la qualità del tessuto rendendole utilizzabili solo per poche ore. 

 

FFP1/FFP2/FFP3 con valvola:

Hanno il pregio di agevolare la respirazione, il livello di filtraggio in entrata ha valori identici alle sorelle senza valvola. La comunità scientifica le sconsiglia per uso esterno in quanto la capacità di protezione in uscita è mediamente del 20% e quindi non consigliate per un uso “civile”(“proteggono te dagli altri ma pochissimo gli altri da te”. Definite scherzosamente “mascherine egoistiche”). 

 

Per maggiori approfondimenti consigliamo inoltre di visionare il video tutorial fornito dall’INAIL tramite il link.

Le informazioni fornite arrivano da dati reali rilasciati da istituti sanitari ed esperti in materia.

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