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Arieggiatura: a cosa serve e quando farla

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Con il ritorno della primavera torna di moda, per tutti gli amanti del giardinaggio e non, ridare attenzione al proprio giardino.

Oggi, voglio parlarvi di un’attività decisamente utile ma ad oggi praticata solo dai più attenti, che è l’arieggiatura.

Probabilmente molti si chiederanno: che cosa è l’arieggiatura? A che cosa serve l’arieggiatura? Non vi preoccupate, a darvi qualche informazione in merito ci penso io.

 

 

L’arieggiatura è una attività legata al giardinaggio che serve in primo luogo a rompere ed asportare il feltro, cioè quello strato di materiale organico (foglie, pezzi di radici, residui di sfalcio, ecc.) che si va normalmente a depositare tra l’erba ed il terreno e dove continua ad accumularsi quando il terreno non è più in grado di decomporlo. Serve inoltre a rimuovere il muschio che prolifera nelle zone d’ombra del giardino prendendo il sopravvento sull’erba. Se l’accumulo di feltro è di pochi millimetri va a generare dei benefici positivi per il manto erboso, soprattutto d’estate (mantiene l’umidità nel terreno riducendo il processo di evaporazione e permette anche di assorbire al meglio le sostanze nutritive.).

 

Arieggiatura: a cosa serve e quando farla: Immagine 1
Arieggiatura: a cosa serve e quando farla: Immagine 2

 

Tuttavia, nel momento in cui lo strato che va a formarsi risulta troppo spesso, diventa un problema poiché:

• Impedisce il passaggio della luce, dell’ossigeno e dell’acqua (che invece tende a ristagnare);

• Rende meno efficienti l’irrigazione, la concimazione e la risemina.

Tutto ciò rende il prato più vulnerabile a malattie e meno resistente durante le siccità estive e le rigide temperature invernali. In sostanza con l’arieggiatura si va a restituire ossigeno al manto erboso e si permette all’acqua e alle sostanze nutritive di essere assorbite dalle radici e dal terreno facendo in modo che le piantine d’erba svolgano al meglio la fotosintesi.

Un altro quesito piuttosto importante è: quando arieggiare? Io vi consiglio di arieggiare ad inizio primavera per pulire il prato da quei residui organici che si sono depositati nel corso dell’inverno e ad inizio autunno per rafforzare il terreno in vista del freddo.

 

 

Dopo aver introdotto i concetti generali legati all’arieggiatura, è arrivato il momento di parlare dell’arieggiatore. Molti si domandano: come funziona l’arieggiatore? come scegliere l’arieggiatore? Come si usa l’arieggiatore per prato? Ora affronteremo insieme anche questi aspetti.

 

 

L’arieggiatore è un’utensile che possiamo trovare sia in versione manuale che a motore. Il suo funzionamento è molto semplice: in entrambe le versioni dispone di una serie di lame che, infilandosi nel manto erboso vanno a sollevare ed asportare la parte morta (feltro) ridando vita al terreno.

 

Per scegliere l’arieggiatore più adatto al vostro tipo di giardino dovrete tenere in considerazione le dimensioni di quest’ultimo; si può utilizzare un arieggiatore manuale per giardini di piccole dimensioni o un arieggiatore a motore per giardini di maggiori dimensioni. Proprio per l’utilizzo ridotto della macchina a motore spesso molti rinunciano ad arieggiare il giardino per evitare il costo di acquisto, tuttavia, un’opzione da tenere in seria considerazione è il noleggio: nei centri più specializzati potrete trovare macchine professionali e sempre pronte all’uso. Anche nella nostra flotta son presenti alcuni arieggiatori che potrete utilizzare solo per le giornate necessarie.

Se vuoi farti un'idea visita la pagina dedicata sezione noleggio del nostro sito.

 

 

Arieggiatura: a cosa serve e quando farla: Immagine 3

 

Andiamo ora a vedere come si usa. Il modo migliore per ottenere un risultato soddisfacente è di praticare uno o due passaggi incrociati a 90° per rimuovere in profondità tutto il feltro.

Prima di iniziare ad arieggiare vi consiglio inoltre di tagliare il prato portandolo ad un’altezza di circa 3cm e raccoglierne lo sfalcio e di bagnare qualche giorno prima per ammorbidire il terreno nel caso di un periodo di siccità per facilitare il lavoro delle lame.

Ottimizzerete così il vostro lavoro!

Semplice no?! ;-)

 

Se vi è piaciuto l’argomento, vi do appuntamento al prossimo blog in cui vi parlerò di irrigazione.

 

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